Quella che stai per leggere è la mia storia ed è diventata nel tempo anche la storia di Neràc.
Leggendo capirai chi sono e perché ho deciso di aprire Neràc proprio ad Alghero, un ristorante di carne in una città di mare.
Mi chiamo Giuseppe Pirisi e tutto ciò che sono lo devo a mio padre.
Sono cresciuto in campagna, in una famiglia di allevatori e commercianti di bestiame, tra mucche, pecore e cavalli. Vivevo in una fattoria, completa di mattatoio autorizzato, e la mia vita sembrava già scritta. Dentro di me sapevo che dovevo continuare la tradizione, proprio come mio padre, che a sua volta aveva imparato il mestiere da mio nonno.
Tuttavia, un bel giorno di 10 anni fa, il destino ha stravolto i miei piani. Ho perso mio padre quando avevo solo 20 anni ed ero nel pieno del mio apprendimento professionale. Mi è crollato il mondo addosso. Mi sono sentito ferito e abbandonato. Ho provato un dolore impossibile da descrivere a parole.
Un dolore semplicemente incancellabile.
Da quel momento in poi, ho passato i successivi due anni viaggiando e cambiando diversi lavori, mentre provavo a ritrovare me stesso. Ma non è servito a nulla, perché nessun lavoro mi dava la stessa gioia che provavo quando lavoravo con mio padre.
Poi però, ad un certo punto, qualcosa dentro di me è cambiato.
Ho conosciuto una persona, Elisabetta, che mi ha letteralmente ripreso per i capelli (sì, allora ne avevo di più!) e mi ha fatto capire quanto valgo. Proprio in quel periodo ho iniziato a lavorare in una macelleria. Ed è stato un colpo di fulmine. Ho capito che il mio destino non era la campagna, dove ero nato, cresciuto e dove avevo mosso i miei primi passi nel lavoro, ma era nel mondo della macellazione.
Da quel momento in poi ho ripreso a viaggiare, esplorare e sperimentare, con un obiettivo preciso: diventare un macellaio.
Ho rubato l’arte da diversi macellai, in diverse parti della Sardegna e d’Italia (GRAZIE, se mai leggerete queste parole!).
Ho preso un diploma in una famosa accademia di macelleria in toscana. Ho anche riempito la casa di libri sulla macelleria, ma non mi bastava…Più studiavo, più sperimentavo, più la mia ambizione cresceva. Mi svegliavo tutte le mattine con la sensazione di voler fare di più, qualcosa di più grande, ma soprattutto qualcosa di mio.
Ho iniziato ad appassionarmi anche alla cottura della carne e ho scoperto un mondo affascinante e quasi del tutto sconosciuto in Italia. Da lì in poi è stato tutto molto chiaro nella mia testa: dovevo aprire il mio ristorante e preparare la carne migliore d’Italia.
Tutto ciò, curando tutte le fasi in modo maniacale, dalla scelta delle materie prime, alla lavorazione dei lombi di carne (la mia vera passione), per finire con la cottura.
E proprio per arrivare alla cottura perfetta, sono passato per una serie interminabile di errori. Non ricordo quante bistecche ho sacrificato per testare ogni singolo dettaglio e arrivare ad una cottura perfetta.
Dalla temperatura al cuore della carne, alla crosticina croccante che la caratterizza. Senza dimenticare l’impiattamento e gli abbinamenti. Ho studiato, sperimentato, assaggiato e goduto per 5 anni. Ho scoperto di essere un ricercatore, prima ancora che un macellaio e un grill master.
E non so se le mie bistecche sono le migliori d’Italia, non le ho ancora provate tutte, ma posso dire con estremo orgoglio che sono uniche. Perché nessuno potrà mai copiare il mio percorso, le sperimentazioni, le mie ricerche e il metodo “Cotto quando è Cotto” che ho creato.
Un metodo che mi permette di servirti una vera e propria esperienza culinaria, non una semplice bistecca.
Tutto qui, questa è la mia storia e anche la storia di Neràc.